Manfredi: “Il Giro d’Italia unisce i Comuni ed è occasione per i giovani”

Napoli ha ospitato ancora una volta l’arrivo di tappa del Giro d’Italia, con grande entusiasmo da parte della città al momento del passaggio della volata sei corridori su Lungomare Caracciolo.
Al termine della frazione, alle premiazioni hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il Vvcepresidente Anci Roberto Pella, sul palco a premiare il vincitore di tappa Groves e il miglior giovane in classifica con la maglia Bianca.
“Una tappa del Giro d’Italia rappresenta una grande vetrina per i territori che attraversa – ha detto Manfredi -. Un’occasione per accendere un faro su realtà diverse con ricchezze e problemi, in cui si trovano sfide e desiderio di cambiamento.
In occasione della tappa di Napoli si sono toccate due luoghi simbolo: Caivano, esempio di recupero urbano, e la Stellantis di Pomigliano, la grande sfida del lavoro”.
Il Giro d’Italia a Napoli è per Manfredi anche uno spunto di riflessione sui temi che Anci al Giro d’Italia e al Giro-E affronta ogni giorno con una serie di attività a valere sul Fondo nazionale politiche giovanili: “È anche una grande occasione per i nostri giovani per comprendere i valori dello sport, della competizione sana, del sacrificio e del lavoro. Credo che tutti questi valori positivi siano all’interno del ciclismo e del Giro d’Italia, che unisce le città e i Comuni del Paese con un forte legame e grande forza”.
Quasi a conclusione della prima settimana del Giro d’Italia, per Roberto Pella è occasione anche di un primo punto sulle attività che ANCI porta avanti alla Corsa Rosa nell’ambito del programma di attività a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili: “Oggi tanti giovani, tante famiglie, a dimostrazione della collaborazione che come ANCI abbiamo con il Ministro Abodi, che ringraziamo sia per l’impegno verso il mondo dello sport che per i giovani, in questo progetto che insieme stiamo portando avanti da due anni e che sta dando i suoi frutti, con grande partecipazione agli Stakeholder Forum e coinvolgimento dei giovani. E poi, soprattutto, perché il ciclismo dimostra ancora una volta non solo di essere attrattivo per il pubblico, ma di favorire l’occupabilità e l’accrescimento di competenze per i nostri giovani e di ri-creare quel senso originario della “polis” di cui oggi sempre più abbiamo bisogno e che perseguiamo attraverso politiche per la salute, il benessere, l’attività fisica e i corretti stili di vita”.